Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 152 del 2022 ha definito i parametri per il conseguimento della ‘Certificazione della parità di genere’, introdotta nel nostro ordinamento dalla legge 162 del 05.11.2021 – che è intervenuta modificando il ‘Codice delle pari opportunità’ (D.Lgs. n. 198 del 2006) – quale misura volta a promuovere una maggior consapevolezza sul tema della Gender Equality, in linea con la Missione 5 “Inclusione e Coesione” del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.).
È ormai noto che una maggior inclusività all’interno dell’impresa ha riflessi positivi sull’efficienza e sulla produttività dell’organizzazione. Nelle imprese che instaurano un modello di parità e inclusione i profitti sono superiori alla media (+25-30%), vi è un più alto tasso di innovazione (+20%) e una migliore capacità di gestire i processi decisionali, che si traduce in una maggior capacità di individuare e ridurre i rischi aziendali.
Il conseguimento della Certificazione della parità di genere ha l’obiettivo di colmare i gap esistenti all’interno dell’organizzazione, e di incorporare il nuovo paradigma relativo alla parità di genere nel DNA dell’impresa, in modo da produrre un cambiamento sostenibile e durevole nel tempo.
Il citato Decreto n. 152/2022 stabilisce che i parametri per il conseguimento della certificazione sono quelli già definiti dalla Prassi di riferimento (PdR) UNI 125:2022, documento che contiene le indicazioni tecniche, i criteri e le linee guida per ottenere la certificazione. Tale Prassi individua una serie di parametri minimi, cosiddetti ‘KPI’ (Key Performance Indicator – indicatori chiave di prestazione), necessari per l’ottenimento della certificazione.
Nello specifico sono state individuate sei aree riguardanti le diverse variabili che possono contraddistinguere un’organizzazione aziendale inclusiva e rispettosa della parità di genere:
- Cultura e strategia,
- Governance,
- Processi H.R.,
- Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda,
- Equità remunerativa per genere,
- Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
Ciascuna area ha un peso percentuale specifico nella valutazione dell’organizzazione aziendale e a ciascun indicatore è associato un punteggio. Per ottenere la certificazione l’azienda deve raggiungere uno score minimo complessivo del 60%, che una volta conseguito sarà soggetto a monitoraggio annuale e verifica biennale da parte dell’organo interno a ciò preposto. La PdR UNI 125:2022 prevede inoltre un sistema di gestione per la Parità di Genere con la stessa struttura dei sistemi di gestione classici, e quindi facilmente integrabile con i sistemi di gestione già presenti nell’Organizzazione.
La certificazione, una volta ottenuta, consente alle imprese di beneficiare di un sistema premiale innovativo nel nostro panorama legislativo. Tra i benefici collegati al suo ottenimento ad oggi si segnalano:
- sgravi contributivi riservati alle imprese che siano in possesso della certificazione al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, nel limite dell’1% dei contributi complessivamente dovuti e di € 50.000 annui per ciascuna azienda (art. 5, c. 1 e 2, L. 162/2021);
- punteggio premiale per la valutazione, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti (art. 5, c. 3, L. 162/2021);
- riduzione del 30% della garanzia fideiussoria per la partecipazione a gare pubbliche (art. 93, c. 7, D.Lgs. 50/2016, modificato dall’art. 34, c. 1, D.L. 36/2022);
- acquisizione di un miglior posizionamento in graduatoria nei bandi di gara per l’acquisizione di servizi e forniture (art. 95, c. 13, D.Lgs. 50/2016, modificato dall’art. 34, c. 2, D.L. 36/2022).
La certificazione di parità – accessibile a qualsiasi datore di lavoro, indipendentemente dalle dimensioni e dalle soglie di organico – assicura inoltre indubbi vantaggi reputazionali, oltreché pratici, rendendo l’impresa più attrattiva agli occhi di potenziali clienti e di chi sia interessato a collaborare con la stessa.
I professionisti di ‘Inlegge’ sono a disposizione per qualsiasi chiarimento e approfondimento per coloro che siano interessati ad avviare il processo di certificazione o anche solo a ricevere informazioni su tale nuova opportunità.